Con l'evolversi della crisi tra Ucraina e Russia gli esperti in informatica si stanno interrogando sulle implicazioni nell'uso di tecnologie russe come ad esempio l'antivirus Kaspersky.
Il Corriere della Sera ha intervistato Franco Gabrielli, attuale sottosegretario con delega alla sicurezza nazionale, il quale ha espresso le perplessità nell'uso di soluzioni antivirus russi.
Sebbene l'azienda Kaspersky sia privata e non abbia legami diretti con il Cremlino é possibile che l'antivirus venga utilizzato come strumento per cancellare, bloccare, copiare, trasferire dati oppure controllare PC da remoto.
Un antivirus, che viene per definizione progettato per evitare che i malware entrino nel nostro computer, potrebbe infatti lasciar passare un particolare virus per gli scopi di cui sopra.